abbracci inusuali

dopo l’orso bianco che gioca con un husky, dei ghepardi che giocano con un cucciolo di impala


Michel Denis-Huot è il fotografo che è riuscito ad immortalare questa dolce (ed inusuale) immagine; l’intera foto sequenza la potrete trovare sulle pagine del Daily Mail

Charles Darwin aveva ragione!

fluttuazioni valutarie

in un periodo di crisi tutto può succedere, anche delle svalutazioni fulminanti; incassi già iperbolici si trasformano in incassi “galattici” … può essere anche che chi scrive gli articoli non abbia la più pallida idea di cosa si stia parlando o (peggio ancora) che usi qualche traduttore online per scopiazzare articoli pescati in rete. Il tutto nasce da questo articolo apparso su Corriere.itChe il film di Cameron stia incassando cifre da paura è noto, che stia surclassando i record di Titanic anche … ma trasformare milioni in miliardi è decisamente eccessivo.

per non dimenticare

amori e regali

San Valentino si avvicina, se pensate di regalare un animale alla vostra (ma anche al vostro) amata, invece di spendere una caterva di soldi per animali che (potrebbero) alimentare il traffico illecito di cuccioli (prevalentemente dall’est Europa) adottatene uno da un canile, da un rifugio o da dove preferite voi; sarete più contenti voi, sarà più contento lui 😉

Forma e sostanza

Di Avatar ne avrete sentito parlare … credo 🙂 per non farmi mancare nulla, mi diletto anch’io con qualche nota
iniziamo col dire che il film ha una trama abbastanza scontata, un mix di Pocahontas (per volare basso) e di Mission (quello di Roland Joffé con De Niro e Irons, per volare altissimo) permeato dalle teorie di James Lovelock su Gaia, aggiungiamoci anche qualche (nemmeno tanto velato) riferimento all’attualità guerrafondaia con il Colonnello Miles Quaritch che fa sembrare il (ben più blasonato) Colonnello Kilgore un attivista pacifista. e, volendo, potremmo fermarci qui, il film non offre molti altri punti di riflessione a meno di non volersi imbarcare in una lunghissima riflessione in chiave ecologica; ma il vero “punto” di Avatar è che ha definito un nuovo standard per la computer-grafica che si sublima nella visione in 3D e che Cameron ha sapientemente (ed intelligentemente) utilizzato per “avvolgere” lo spettatore evitando accuratamente gli effettacci che fuoriescono dallo schermo (cosa che invece ho visto nel trailer del nuovo Tim Burton, speriamo che sia una scelta riservata al solo trailer). I puristi esigenti diranno che “mancano i contenuti”, in questo caso “la forma è sostanza” e della “forma” Cameron ha tracciato i nuovi confini.

Questioni esistenziali

Uno degli aspetti che mi affascina di Lost è la fede cieca ed acritica che alcuni (parecchi in verità) fans ripongono nei confronti degli autori; per carità, ottimi professionisti ma il “genio” è altra cosa! Una “fede” simile a quella che porta le stesse persone a santificare un personaggio attribuendogli doti taumaturgiche che vanno ben oltre le più folli intenzioni scaturite da una notte di bisboccia degli sceneggiatori (stendiamo un pietosissimo quanto pesante velo sui giudizi riguardanti le capacità attoriali di chi come dote ha solo  la fortuna di incappare in una serie di successo). Questi figuri (definirli fan mi sembra eccessivo), che si ergono a difensori della fede ed interpreti autentici del pensiero degli autori, spessissimo svaccano in maniera ridicolmente imbarazzante, provo a darvene un esempio eclatante.

(per evitar questioni faccio un copia/incolla da altro sito omettendo nomi e riferimenti, ma se googolate in pochino avete modo di identificarlo e magari di sputargli in un occhio) fra i commenti ad un post che riporta stralci di un’intervista ai dioscuri Cuse e Lindelof dove si annuncia (per l’ennesima volta) che non tutto sarà spiegato, fra le altre cose non sarà spiegata l’Isola … ecco l’intervento di un lettore con la lista di quelle che per lui sono le domande fondamentali, le cui risposte sono esistenziali, dalle quali dipende il futuro del genere umano (altro che calendario Maya):

Tanto penso che nessuno si sia mai chiesto pkè l’isola si sposta nel tempo e nello spazio….cioè chi se ne frega…..sarebbe come chiedere “perchè i personaggi di heroes hanno i poteri ?” o “secondo quali principio le astronavi di star wars si muovono ?” cioè sono domande che non interessano a nessuno !! Le domande fondamentali della serie riguardano gli eventi e i personaggi,dal mio punto di vista le domande più significative in Lost siano :
-Come è arrivato il rifornimento di cibo della Stazione “Il Cigno” e da chi è stato mandato ? (2 stagione)
-Come è caduta la statua ? (2-5 stagione)
-Micheal ha davvero chattato con Walt nella stazione “Il Cigno”? (2 stagione)
-Come ha perso l’occhio Mikhail Bakunin ? (3 stagione)
-Juliet chi ha colpito dei tizi che erano sulla canoa ? (5 stagione)

senza entrare in una disamina concreta delle questioni esistenziali poste dal lettore, facendo finta di non notare come si senta interprete del comune sentire di tutti gli spettatori, tralasciando paralleli blasfemi che accostano Lost, Heros e STAR WARS (George Lucas perdonali perché non sanno quello che dicono) … sorvolando (ad altissima quota) tutto questo non posso non tenermi ai braccioli della sedia per evitar di cadere … ma pezzo di idiota rimbambito, chi se ne frega per i salti temporali e poi non dormi la notte per sapere come ha perso l’occhio Bakunin?

Egocentrismi

dedicato a tutti quelli che IO sono al centro dell’universo conosciuto ed anche di quello sconosciuto      spero che la visione vi abbia riportato con i piedi per terra … resettando le eventuali manie di grandezza 😛

p.s. Grazie a Paolo Attivissimo ed al suo blog “il Disinformatico” per aver segnalato questo bel video

tutto sommato …

Secondo il «Centre for Lifelong Learning» e più precisamente grazie al professor Cliff Arnall ed alla sua equazione, quella di oggi (18 gennaio) è stata la giornata più triste del 2010 … poteva andare peggio 😛
p.s.
L’immagine scelta per questo post è la copertina di uno dei tanti bellissimi LP di Lucio Battisti … indovinate il titolo 🙂 per quanto riguarda equazioni ed altre amenità simili, potrete saperne di più leggendo qui e qui

Finale di partita

Due settimane, giorno più giorno meno, ci separano dalla premiere della stagione finale di Lost; una premiere che a differenza delle stagioni precedenti “vivo” con olimpica calma, complice un cospicuo grado di disincanto dovuto alle ultime tre stagioni assolutamente inconcludenti e (temo) ininfluenti; il ferreo controllo degli spoiler mantenuto dalla produzione (facciamo finta di credere che nelle scorse stagioni le novità venissero da gole profonde della troupe e non fossero invece un abile operazione di marketing) non invita a speculare più di tanto sui possibili sviluppi della trama. Per quel che è dato sapere dalle interviste ufficiali, la sesta e conclusiva stagione prevede un ulteriore rimescolamento delle linee temporali (già abbondantemente ingarbugliate e senza apparente costrutto) che ci riporterà (allo stato dei fatti) alla fine della seconda stagione, rendendo ufficiale (palese lo era già) l’assoluta inutilità di problematiche inserite per tre anni di fila, all’unico scopo di allungare la brodaglia, di creare suspence intorno ad eventi/elementi che definire fuffa è fin troppo generoso. Con questa stagione finale Lost ritornerà ad essere quell’ottimo TF dove a scontrarsi erano fede e scienza, libro arbitrio e determinismo, bene e male, buoni e cattivi, bianco e nero; un TF dove è men che marginale il capire se Juliet (e tutti gli altri) vengono portati sull’Isola a seguito di lusinghe o ricatti; dove le umane miserie sono lo sfondo che si intravede mentre la vera trama si dipana; dove le opposte tifoserie che si accapigliano per chi va a letto con chi sono da paragonare all’idiota che guarda il dito mentre la storia indica la luna.

Dopo cinque anni di misteri, intrighi, colpi di scena ma anche di noia e prevedibilità, finalmente ne verremo a capo… forse.