Onori

1962 Galatina - 2010 Kabul

Pierantonio Colazzo, Servitore dello Stato e Uomo

per chi è dei dintorni, i funerali si svolgeranno martedì 2 marzo a Galatina

Stolen memories

dai giovanili balli stretti stretti nell’angolo meno illuminato della stanza … ad Annie Lennox, buon ascolto 😉

Calunnia, calunnia, alla fine qualcosa resterà!

“La mia posizione è chiara se qualcuno vuole evitare che Marco possa parlare alla mia trasmissione, sono pronto a sdraiarmi all’ingresso dello studio e farmi passare sopra, perfino a farmi ammazzare per difendere il suo diritto a esprimere ciò che vuole” con questa dichiarazione Santoro fuga le paure su un possibile “divorzio” da Marco Travaglio.
Oltre al dubbio che tutto questo can can sia più una mossa per fare audience che non un vero problema, mi chiedo anche quale sia la “reale” differenza fra quelli che furono definiti “editti bulgari” ed il rifiuto di Travaglio a condividere la piazza televisiva con altri giornalisti che hanno deciso di “usare” i suoi stessi metodi. Ovviamente c’è una differenza abissale fra un fine settimana al mare eventualmente regalato a Travaglio ed un serie di massaggi eventualmente regalati a Bertolaso, non c’è paragone sulla rilevanza e sulle conseguenze; quel che mi colpisce (eppure dovrei averne viste già abbastanza) non è tanto l’adozione da parte di Porro e Belpietro delle tattiche di Travaglio, quanto la reazione dello stesso Travaglio, lo stesso tipo di reazione che hanno le persone oggetto delle sue “analisi”.

Father and Son (Lost 6×05)

Che Jack  non fosse una “cima” lo sapevamo da tempo, in questo episodio ne abbiamo la conferma … una per tutte: ma che fai? prima ti cambi la camicia e poi ti lavi il viso? Il buon Christian ha sempre avuto ragione, quella sera sbagliò a non seguire il consiglio di tua madre (il Capitano Furillo non sa quale rischio ha corso di trovarsi te come figlio); meglio un concerto di musica dodecafonica, meglio un seminario sulle preferenze sessuali dell’armadillo birmano, meglio una martellata dove fa più male … che rimanere a casa e concepirti.

il saggio indica la luna …

… e l’idiota guarda le manette
poi possiamo fare finta di indignarci dell’altrui silenzio stampa, dei gesti plateali, dell’inadeguatezza dell’arbitro, di tutto quel che si vuole (e puote) quel che è certo è che quest’uomo se ne sbatte altamente delle convenzioni e delle camarille dell’italico calcio ed ha il coraggio di dire che il re è nudo. Non ha problemi a dire quel che pensa e sa che, a differenza di Zdenek Zeman, può farlo senza la paura d’esser condannato all’ostracismo dall’ipocrisia pallonara, visto lo stuolo di danarosi estimatori che si ritrova, meglio faremmo a tenercelo strettissimo. OK, facciamo finta che stia solo parlando dell’arbitro, teniamoci cari Lippi, Biscardi, Galeazzi e tutto quel che rappresentano illudendoci che il nostro orticello spelacchiato è il miglior calcio esistente al mondo.

sono solo canzonette

Per fortuna è finita (anche per quest’anno). Stendendo un pietosissimo velo sulla qualità media delle canzonette proposte, chiedendomi ancora se sia più indecente la canzone seconda classificata o  il “patrocinio” del selezionatore della Nazionale di calcio, constatando con rammarico che passa il tempo ma “nani e ballerine” rimangono, che la televisione è il fedele specchio del Paese …
parliamo delle case discografiche, conniventi co-autrici di questo scempio; è già iniziato il canto greco contro la pirateria affossa utili, utili che sono indispensabili al lancio di nuovi cantanti … se questi sono i cantanti che devono esser lanciati, W la pirateria. Ed ancora, quale è la reale differenza fra il download illegale di oggi e le registrazioni abusive di ieri? Chi ha qualche anno in più ricorderà certamente che “il giorno dopo” i più furbi avevano già la cassettina con le canzoni registrate dalla tv, quelle registrazioni fatte col microfono del K7 a due millimetri dal televisore e la frusta in mano per imporre il silenzio a mogli e figli (non è che la ripresa dei film in prima visione con sottofondo di sacchetti di patatine sia un’idea originale … vecchia come il cucco!). La “pirateria” era la stessa (forse anche nei numeri) ma almeno le canzoni erano diverse, il CT era Valcareggi e le “norme transitorie” erano ancora in vigore.

incontri ravvicinati (del tipo pericoloso)

(ho trovato questa foto in rete e purtroppo non ricordo più dove … ma mi piace troppo e non resisto alla tentazione di condividerla, scusandomi con l’autore per la mancata citazione)

Non so cosa sia successo dopo lo scatto (e nemmeno quello che è successo prima) comunque non farei troppo affidamento sull’apparente svogliatezza del micio 🙂

frequent flyer

dizionari alternativi

calamità [ca-la-mi-tà] s.f. inv.
sciagura che ne attira altre

Un’Isola per Due (Lost 6×04)

In prima battuta, il titolo di questo post doveva essere: “la versione di fLocke” ma l’accostamento a Mordecai Richler mi è sembrato eccessivo anche per Lost ed ho ripiegato sul divertentissimo film di John Landis.
Come direbbe Nanni Moretti: mi si nota di più se il mio nome è sul muro della caverna, se ho un numero primo, se non compaio da nessuna parte o se sono stato cancellato? La quarta puntata si può condensare in quello che vediamo e sentiamo nella caverna a picco sul mare (strano che nemmeno un gabbiano abbia pensato di farci il nido!); la prima, agghiacciante, rivelazione è che i numeri non significano nulla, sono una semplice fissazione di Jacob (e con questo vanno a ramengo mille ed una speculazione); la seconda è che Jacob (in una vita precedente) doveva fare il contabile, vista la sua passione per le liste ed i libri mastri con i nomi dei candidati; candidati cui dopo il colloquio, invece del classico “le faremo sapere”, viene “definitivamente” cancellato il nome (con tutte le conseguenze del caso).
È ovvio che quella che abbiamo sentito è “la versione di fLocke” e che come tale deve esser presa con le molle, che ha certamente taciuto su alcuni particolari per nulla marginali … però l’apparente buon Jacob non convince per nulla, l’invadenza nelle altrui vite per dimostrare un principio da contrapporre alla rassegnata convinzione di fLocke ricorda troppo la scommessa fra i fratelli Duke di “Una Poltrona per Due”