antefatto
tempo fa, passando per un paesino nei dintorni, trovai la circonvallazione bloccata da un gruppo di dimostranti fieramente uniti nella lotta contro un gestore di telefonia mobile intenzionato ad installare un ripetitore. Era un gruppo eterogeneo, giovani e vecchi, disoccupati e fancazzisti, mamme permanentate e disperate alla ricerca del principe azzurro … cosa avevano in comune? Mentre sventolavano lenzuola del corredo della nonna irrimediabilmente segnate da improbabili slogan vergati con lo spray erano tutti impegnati in animate e compiaciute telefonate al cellulare.
Nell’ipotesi (più che probabile) di manifestazioni oceaniche contro l’erigenda centrale salentina sarà ben difficile vedere i manifestanti trafficare col personale reattore di terza generazione … sarebbe però interessante andare nelle loro case e verificare quanta energia sprecano. Con una stima a spanne, probabilmente gli stessi manifestanti che non vogliono la centrale nucleare ed esaltano le energie alternative, non vogliono che un parco eolico deturpi il panorama visibile dalla finestra del salotto, non vogliono l’impianto solare perché deturpa le splendide campagne salentine, non vogliono il rigassificatore perché è pericoloso, non vogliono gli impianti di bio-stabilizzazione perché puzzano, non vogliono i termo valorizzatori perché inquinano … non vogliono un sacco di cose, a casa loro, ma sprecano e spandono allegramente energia prodotta in casa d’altri. Posto che è uno spreco indicibile tenere accesa la TV per guardare Maria De Filippi (in tutte le sue declinazioni), perché questa sensibilità ambientale non si traduce (per esempio) con l’andare a prendere i figli da scuola evitando di prendere l’auto se si abita a poche centinaia di metri? Evitando di prendere l’auto quando per cercar parcheggio si fa dieci volte la strada percorsa a piedi? Perché metter la lavatrice a 180° quando i moderni detersivi funzionano egregiamente già a 40? Perché considerare le comodità un diritto e non aver la voglia di pagarne i costi? Non un ritorno al medio evo ma un sano risparmio energetico, non sciocche e disinformate manifestazioni ma assennate assunzioni di responsabilità. Iniziamo col risparmiare in casa nostra, poi avremo il diritto (e la credibilità!!!) di dire qualche “No”.
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