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Moralisti in ferie nel mare pugliese?

di Mauro Senzaterra (Mthrandir)
postato alle 13:35 del 31 luglio 2009 in Giornalettismo estate

Da Bari è arrivata la scossa, ma forse non era esattamente quella che si aspettava lo skipper più famoso di Gallipoli. Come non sanno i lettori di Repubblica (quarta notizia dopo il Texas in fiamme), il pm antimafia Desiree Digeronimo ha ritenuto opportuno mandare gli sbirri a fare un giretto tra i bilanci dei partiti che compongono l’attuale maggioranza pugliese perché, stando a quanto afferma il pentito Giacomo Valentino, la mafia locale avrebbe gioiosamente contribuito a finanziare le spese della campagna elettorale del centrosinistra.

Per i più distratti, si tratta del filone principale dell’inchiesta che ha regalato l’imperitura gloria a Patrizia D’Addario, icona dell’indignazione democratico-progressista e simbolo vivente del degrado morale della destra di lotta e di governo. La notizia arriva, per una sfortunata coincidenza, alla vigilia del grande esodo vacanziero e c’è da scommettere che non riscuoterà il successo di pubblico che avrebbe meritato. Ed è un vero peccato che siano tutti impegnati ad affrontare i grandi temi della politica, dalla questione meridionale al pacchetto “secchiello-e-paletta”, perché ci sarebbe piaciuto sentire l’opinione dei guardiani della democrazia anche su queste piccole questioni.

Certo, niente in confronto alle tombe fenicie di Villa Certosa e fatti del tutto marginali rispetto ai dolorosissimi e poco equivoci rapporti tra lo “psiconano” e lo stormo di zoccole che migra(va) da ogni regione italiana verso le coste della Sardegna. Chissà se, in momenti meno gravi e densi di nubi di questi, l’accigliatissima e severissima Anna Finocchiaro avrebbe rivolto ai suoi compari del Tavoliere lo stesso invito a comparire a suo tempo recapitato al Cavaliere Nero. Perché è importante sapere quante signore dai facili costumi abbiano soggiornato a Palazzo Grazioli, ma per ricostruire un “clima civile” nel confronto politico sarebbe utile sapere anche se la malavita organizzata abbia o meno rapporti economici con la dirigenza piddina, rifondarola, essellina e socialista che appoggia Nichi Vendola al governo della Regione. In attesa che arrivino un paio di domande da pubblicare su un quotidiano nazionale a scelta, noi minus habentes che abbiamo sempre guardato alle baldracche in cerca di notorietà con divertita indifferenza raccomandiamo ai turisti del candore politico di fare molta attenzione una volta giunti ai luoghi di villeggiatura. Il bollettino meteo annuncia moto ondoso in aumento. E il mare va trattato con prudenza. A maggior ragione se è di merda.

Spoil system

A Washington ad ogni cambio di amministrazione circa il 70% dei contratti d’affitto cambia intestatario. Vale a dire che i “trombati” abbandonano (anche abbastanza rapidamente) la capitale e più in generale l’Amministrazione per dedicarsi ad “altro”; i pezzi grossi a fare conferenzieri e/o insegnare nelle università, gli altri a fare consulenti o riciclarsi presso l’industria e i servizi.
In Italia le percentuali sono praticamente inverse, chi riesce a posizionarsi nella Pubblica Amministrazione (parliamo dei gradi elevati ovviamente) si attacca alla poltrona indipendentemente dalle sorti politiche di chi lo ha chiamato; non si tratta solo di ingratitudine o di spirito di sopravvivenza, è anche il logico riflesso del malvezzo italiano di riciclarsi indipendentemente dall’esito di questa o quella tornata elettorale. Buon senso vorrebbe che chi esce sconfitto da una competizione elettorale oltre ad accettare il responso delle urne, accetti anche l’idea che è il caso di ritirarsi in buon ordine e lasciare il passo (al più, se l’esperienza lo consente, di far da chioccia) al candidato prossimo venturo che potrebbe riuscire dove lui ha fallito; nulla di tutto questo.
Se il riciclo può (ma è tutto da dimostrare) avere un senso per i “cavalli di razza” di questo o quel partito, molto meno ne ha quando chi “perde” un’Amministrazione Provinciale detenuta per 15 anni da una coalizione viene premiato con la promozione all’Amministrazione Regionale (per buona misura con la carica di Vice Presidente) … misteri della politica italiana, pugliese in questo caso.

p.s. Per “cavallo di razza” si intende quel politico che siede da anni (eoni) nella direzione del suo partito, quel politico che ha saputo tessere una serie di relazioni tali per cui (indipendentemente dal risultato generale) la sua messe di voti personali la porta a casa, quel politico che ad ogni occasione non manca di invocare un “rinnovamento generazionale” (ovviamente a patto che ad essere “rinnovato” non sia lui), quel politico che auspica una maggiore partecipazione di “giovani” salvo poi (quando i giovani “partecipano”) affossarli in malo modo (avete presente la Serracchiani?!)

Caccia Grossa

A Bolzano si apre la mattanza delle marmotte (in tutto il resto del territorio sono specie protetta!!!), in Puglia un velleitario calendaio venatorio permetterà ai cacciatori di sparare (praticamente) cinque giorni su sette. Se per la provincia di Bolzano possiamo dar la colpa allo “Schützen” Durnwalder, in Puglia l’Assessorato all’Ecologia è saldamente nelle mani democratiche ed ecologiste di Michele Losappio (PRC)…  non  in quelle dell’Amministratore Delegato della Beretta.

Sprechi Pugliesi

Potrebbe essere letta come la rancorosa reazione di un imprenditore deluso, non è così e se anche lo fosse la “denuncia” rimane tutta, nel suo impietoso squallore; grazie Nicola.

25/07/2008
Io: americano, pugliese, pubblicitario e indignato
Scritto da: Sergio Rizzo alle 14:07
Quella che segue è una lettera aperta spedita agli organi di stampa da un imprenditore americano di origine pugliese dopo aver partecipato a una gara indetta dalla Regione Puglia per un contratto pubblicitario da 7 milioni di euro: soldi dell’Unione europea che dovrebbero essere impiegati per promuovere il turismo. La pubblichiamo tutta, senza nessun commento. Non ce n’è bisogno.

New York, 22 luglio 2008

Io: americano, pugliese, pubblicitario e indignato.
Ecco perché non parteciperò mai più a dei bandi pubblici italiani per la comunicazione.

I fatti sono questi: il giorno 14 dicembre 2007 la Regione Puglia pubblica un bando per la comunicazione e la promozione del suo territorio in Italia e nel mondo. I soldi in gioco non sono pochi: 7 milioni di euro! E, trattandosi di soldi della Comunità Europea, sono tutti da spendere, come è ben chiarito nel bando, nel biennio 2007-2008.

E già qui, io che sono americano, forse ingenuo e forse idealista, ravviso la prima anomalia. Dalle mie parti, se qualcuno riceve dei finanziamenti pubblici e gli dicono che deve spenderli in un certo modo, lo fa.

Sarebbe come se il mio medico mi dicesse che per guarire dalla mia malattia devo prendere una certa medicina per due anni; e io decido di prendere le medicine solo il secondo anno, ma due alla volta.

Io ho un’agenzia di pubblicità a New York e una in Italia e tante agenzie appartenenti al nostro gruppo nei principali Paesi d’Europa. Sono cittadino americano e residente italiano. La mia famiglia è di origine pugliese, conosco, rispetto e amo la Puglia. Come avrei potuto non partecipare a questo bando? Così, insieme ai miei soci e alle agenzie del nostro system internazionale, ci siamo messi al lavoro: strategia, creatività, numeri, idee e carte. Tante carte, centinaia di carte, milioni di carte! Il giorno 11 febbraio 2008 si chiude il bando e 7 agenzie, oltre a noi, presentano la loro proposta. Che vinca il migliore, penso.

E qui, la seconda anomalia: scopro che in gara non ci sono solo agenzie di pubblicità e comunicazione, ma anche gruppi di editori ed emittenti televisive pugliesi. Strano, no? Dalle nostre parti, la comunicazione la fanno le agenzie di comunicazione. È come se per promuovere la vendita dei miei gelati nei bar di tutto il mondo, io chiedessi al bar sotto casa mia di farmi la campagna.

Ma arriviamo alla terza anomalia. È febbraio, l’estate si avvicina e le proposte dormono nei cassetti della Regione, sotto una calda coltre di polvere. Passano i mesi e la mia meraviglia cresce: come è possibile, chiedo da NY ai miei colleghi in Italia. Hanno perso la scorsa stagione, non vorranno perdere anche questa? Sì, vogliono perdere anche questa. Oggi, 20 di luglio del 2008, l’appalto per promuovere la Puglia nel biennio 2007-2008 non è ancora stato assegnato. Dopo l’apertura delle ultime buste, la classifica suscita qualche perplessità e strane ombre macchiano la certezza dell’assegnazione. E indovinate chi c’è in prima posizione? “Il bar sotto casa”. Per dire, senza offesa, proprio l’impresa locale.

Non so se e quando verrà ufficializzata l’assegnazione del budget, ma so che spendere sette milioni di euro in spot televisivi, annunci stampa, spot radiofonici, volantini e brochure, tutto in una manciata di settimane di fine anno, è un affronto al buon senso. E per che cosa, poi? Per attirare in Puglia gli sciatori e gli amanti degli sport invernali di tutto il mondo?

Ecco le mie conclusioni: ho partecipato sapendo di poter vincere. Ma mettendo anche in conto di perdere. Non abbiamo perso, peggio: siamo stati esclusi per un vizio di forma. Stavamo per fare ricorso perché il nostro avvocato dice che i motivi della nostra esclusione non esistono. Ho fermato tutto e ho scelto di scrivere questa lettera. Non mi interessa essere complice di questo spreco di soldi. Mi interessa denunciarlo. Lo faccio da pubblicitario americano indignato, da residente italiano orgoglioso, da pugliese ferito. E mi chiedo: perché nessuno fa sentire la sua voce? La Comunità Europea non ha niente da dire vedendo come vengono usati i suoi soldi? E le associazioni dei pubblicitari italiani non sentono di dover difendere la loro professionalità?

So che quando aprirò i giornali americani vedrò le pubblicità delle altre regioni italiane. E so anche che quando atterrerò la prossima volta a Roma-Fiumicino vedrò grandi cartelli pubblicitari della Sicilia, della Toscana, ecc. E riderò quando arriverò a Bari Palese e, come sempre, ci saranno i cartelloni che promuovono il turismo in Puglia. Come al solito i soldi saranno spesi bene!

Ecco, detto fatto. Mi assumo le conseguenze del mio gesto. E auguro buon lavoro alle emittenti televisive e alle case editrici che, unite insieme in Associazione temporanea d’Imprese, vedranno aggiudicarsi il bando. Ad aspettarle, ci sono una manciata di settimane di duro lavoro! A produrre la campagna e a mandarla in onda sulle loro emittenti. Così almeno i Pugliesi sceglieranno l’anno prossimo di andare in vacanza in Puglia.

Paul Cappelli

Founder and President The Ad Store International

tratta dal blog “la deriva” curato da Stella e Rizzo su: corriere.it

Rapporto SVIMEZ: Puglia, luci ed ombre

Mentre la parola “recessione” aleggia cupamente su tutte le economie, dal Rapporto Svimez la Puglia può vantare una crescita del PIL del 2%, un’enormità di questi tempi. Nonostante questa ottima performance il reddito medio dei cittadini pugliesi è pari al 67% del reddito medio del Paese.
Luci ed ombre si diceva, luci quando il comparto agricolo pugliese riesce a far crescere le sue esportazioni del 17%, ombre quando lo stesso comparto denuncia una contrazione della produzione-valore aggiunto pari all’8%.
Luci con il 95% delle acque depurate, luci con una dotazione di porti ed aeroporti sopra la media del mezzogiorno; ombre con una rete ferroviaria inadeguata, ombre con il 46% di acqua potabile dispersa dalle reti dell’Acquedotto Pugliese.
Ombre con il 16% di famiglie pugliesi che vive con un reddito di 12.000€ annuo; ombre sul senso di insicurezza sociale percepito dal 35% delle famiglie che avverte il rischio di essere oggetto di atti criminali; ombre sul sistema giudiziario, 2.500 giorni per portare a compimento un processo civile.
Puglia, luci ed ombre … meno male che è estate.

Acque di balneazione

Questa è più una comunicazione di servizio che un post, l’ARPA Puglia ha messo a disposizione sul suo sito i dati sulla balneabilità delle coste pugliesi. Sono 757 i punti di prelievo (cira uno ogni due chilometri di costa) che sono campionati con una frequenza quindicinale, cliccando sul segmento interessato potrete leggere il referto delle analisi sul campione prelevato. A me sembra un ottimo biglietto da visita, provare per credere.