contrordine compagni

puntualmente arriva la precisazione.

Intendiamoci, sottoscrivo in toto l’affermazione secondo cui “un pezzo scritto su un blog va letto per quello che è”, sottoscrivo anche (pur non condividendo l’assunto) la libertà di pensare che tutti i mali siano da ricondurre ad un solo uomo, sottoscrivo meno la leggerezza con cui si fanno passare certi “messaggi” che potrebbero essere male interpretati da persone meno accorte ed avvedute. Non posso però fare a meno di ricordare come vengano accolte “altre” precisazioni a pensieri/affermazioni ugualmente (se non peggio) improvvide; non posso non ricordare come le parole vengano paragonate a pietre quando a parlare in libertà siano esponenti del campo avverso.

Vilipendio, eversione, editti (bulgari e non), rispetto … uno dei mali dell’Italia è che non c’è “certezza” nemmeno nel significato delle parole e degli atti, dipende molto da chi le pronuncia e li compie.

“Questo paese sta perdendo l’umorismo” … giustissimo, in un Paese normale una risata dovrebbe sommergere politici inadeguati (o peggio), l’Italia purtroppo è un Paese a-normale dove si cercano scorciatoie e aiutini in ogni campo, dal quiz tv alla politica, ed il rischio reale è che invece d’esser sommersi dalle risate ci troveremo tutti sommersi da statuette di alabastro.

Intuizioni d’altri tempi

Vogliono fare la rivoluzione, ma con i mobili degli altri.
Ennio Flaiano

ogni riferimento a dichiarazioni attribuibili ad esponenti dell’italia dei valori (le minuscole sono intenzionalissime!!!) è assolutamente non casuale.

Un Paese di merda? Why not!

Un Ministro di Grazia e Giustizia che si dimette, un Governo che cade, un Presidente del Consiglio accusato d’essere a capo di una loggia massonica segreta e deviata, un comitato d’affari sanmarinese, Procure contro Procure con annessi sequestri di faldoni e perquisizioni corporali di sostituti procuratori … senza contare le ore di dibattito sulla probità e sul martirio del giovane sostituto procuratore di belle speranze che aveva dato il via a questa indagine. Santoro e Travaglio hanno avuto modo di pontificare per mesi su questa nuova “mani pulite” … a due anni di distanza (un tempo brevissimo per la giustizia italiana) il primo Giudice che ha avuto modo di pronunciarsi sull’inchiesta ha buttato tutto a mare, bollando i “fatti” su cui si basava come inconsistenti e privi di riscontri oggettivi.
Delle due l’una: o De Magistris aveva ragione ed è stato insabbiato tutto, oppure aveva torto e tutto il cataclisma politico da lui creato è servito solo come trampolino per la sua carriera politica (attento Tonino, questo ha imparato la tua lezione e ti farà le scarpe … politiche 😉 ).
Comunque la si pensi è evidente l’impellente necessità di una corposa riforma della Giustizia, comunque la si pensi siamo cittadini in un Paese di merda.

Promesse da marinaio

Il magistrato cui fu impedito di svolgere il suo lavoro (così ebbe a dire di se stesso) in occasione della campagna elettorale per le europee (fra le altre geremiadi) disse: “la mia è una scelta irreversibile, non tornerò in magistratura” … ad elezione avvenuta ha pensato bene (invece di dimettersi) di chiedere l’aspettativa. Una persona seria, una persona che crede realmente in quello che fa, uno che crede realmente nelle sue scelte, demagistrissi sarebbe dimesso prima ancora d’essere eletto, il Dr. De Magistris invece rinnega quel che disse; alle sue tanto perentorie e sprezzanti dichiarazioni in campagna elettorale, risponde con un “ i tempi delle mie dimissioni non me li farò indicare o dettare da nessuno, se non dalla mia coscienza“. Pur di mascherare una promessa non mantenuta, si arriva a tirare in ballo affetti giovanili e problemi di coscienza, varrebbe la pena Dr. De Magistris di ricordarle che è stato lei stesso a promettere di dimettersi, nessuno la obbligò, se oggi ha dei dubbi … non dica che sono altri che le impongono di dimettersi e non tiri in ballo complessi freudiani per giustificare una promessa non mantenuta.

Predicanti & Razzolanti

Fuori gli inquisiti dal Parlamento”, le novelle tricoteuse dell’IDV lo ripetono come un mantra, il verso però dovrebbe essere recitato per intero: “fuori gli inquisiti dal Parlamento italiano”, non fosse questa la formulazione vera …. non capirei come mai l’IDV si appresta a candidare alle prossime europee l’inquisito (abuso d’ufficio) De Magistris il quale, sia detto per inciso, ha si promesso di non tornare a fare il magistrato, ma si è ben guardato dal dimettersi … ha SOLO chiesto l’aspettativa.
È questa la “magistratura” che va difesa dalle mire sudamericane del Presidente del Consiglio? (francamente non so se quest’ultima domanda sia più offensiva per la “magistratura” o per i “regimi sudamericani”)

Giustizia – Toghe Lucane

qualche numero dall’inchiesta coordinata da Luigi De Magistris:

Secondo le risultanze a “chiusura inchiesta” un Sostituto Procuratore (usando il cellulare “di turno” in dotazione alla Procura di Potenza) avebbe effettuato:

65 telefonate ad un numero “899…” – servizi astrologici (periodo maggio-ottobre 2003)
16.000 (sedicimila, non ho sbagliato a scrivere) telefonate al cellulare del marito (periodo aprile 2005 aprile 2007)
22.000 al numero del Presidente del Collegio del Tribunale di Potenza (non si muove foglia che il Presidente non sappia 😆 )
altre telefonate (non quantificate) a persone “vicine” al Sostituto Procuratore di cui sopra.

Ora, possiamo sparare le più grosse minchiate sul vulnus alla democrazia che causerà la riforma sulla giustizia prossima ventura … se ogni tanto, non molto spesso – solo ogni tanto, ci indignassimo anche per queste porcate indegne… ne gudagneremmo in “credibilità ed “autorevolezza”.

(fonte: corriere.it)

aggiornamento

“Prendiamo atto che con questa manovra si tagliano le spese in un settore che non può non ritenersi strategico bisogna investire, tagliare le spese vuol dire aggravare un sistema che già funziona con grave difficoltà”. (Luca Palamara – Presidente dell’Associazione Nazionale Magistrati)

Va da se che gli stanziamenti per il settore giustizia meritino (necessitino!!!) incrementi importanti … pacifico che se si iniziasse a “risparmiare” guardando al proprio interno, se ad essere tagliate fossero – per esempio – le spese “astrologiche” saremmo tutti più “contenti”.

In-Giustizie

Ricordate il PM Luigi De Magistris?

Lasciando da parte le materie su cui indagava (cosa che merita ben più di un semplice post), vale la pena di ricordare che il PM fu allontanato dalla Procura per incompatibilità ambientale e la Procura di Salerno fu chiamata a “giudicare” l’operato dello stesso De Magistris. L’inchiesta della Procura di Salerno si è chiusa con la richiesta di archiviare il procedimento contro De Magistris chiedendone la piena assoluzione.

Vi riporto (alla rinfusa) alcuni stralci delle conclusioni dei magistrati salernitani: “Gli esiti dell’istruttoria compiuta inducono questo Ufficio a ritenere del tutto infondate le notitiae criminis oggetto delle plurime denunce”; “il complesso materiale probatorio acquisito ha consentito di riscontrare la bontà della sua azione inquirente …” e via di questo passo.

Sempre facendo finta di disinteressarci della questione su cui indagava De Magistris prima di essere allontanato per incompatibilità ambientale … da una Giustizia seria e degna di questo nome, mi aspetto due possibili “reazioni”:

– i Giudici salernitani hanno ragione, ed allora qualche provvedimento contro chi ha allontanato De Magistris va preso;

– i Giudici salernitano hanno torto, ed allora qualche provvedimento va preso contro di loro.

in entrambi i casi, il provvedimento (dove non sussistano pene superiori) non deve essere un semplice trasferimento in altra Sede con pari funzione ma il trasferimento in una Sede disagiatissima a metter timbri in uno scantinato umido e fetido per 18 ore al giorno, così smaltiamo il lavoro arretrato.