un anno dopo

Castro Marina 03 gennaio 2010, come potete vedere … non è cambiato nulla!

a proposito di brutto tempo

per la prossima settimana è prevista (anche sul Salento) una perturbazione mica da ridere … intanto ci prepariamo ricordando le mareggiate dello scorso inverno (castro marina 4 dicembre 2008)

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Ferite aperte

PICT0024Castro, aprile 2009: la ferita è ancora aperta
(foto: e-lix)

Bandiere Blu

Castro e Salve hanno ottenuto la “Bandiera Blu 2009” dalla Foundation for Environmetal Education (Fee), la puglia ne vanta complessivamente 7 (2 in più rispetto allo scorso anno), godiamoci questo meritato riconoscimento 🙂
di seguito la lista delle località pugliesi

PUGLIA (7): Rodi Garganico (Foggia); Polignano a Mare (Bari); Ostuni-Marina di Ostuni (Brindisi); Castellaneta, Ginosa-Marina di Ginova (Taranto); Castro, Salve (Lecce)

Gente che va, gente che rimane (a vita)

renato-soruPer un Renato Soru soffocato nella culla (politica), per un Uolter dimissionario – dimissionato – riconfermato, per un PD sconfitto sia nella versione autarchica che nella versione ulivista, un Hugo Chavez che si modifica la Costituzione per poter regnare a vitahugo-chavez_fidel-castro come il suo idolo e mentore Fidel Castro.
Sarà interessante leggere le valutazioni dei risultati in Sardegna, sarà interessante leggere come quel 10% in più di voti del candidato PdL diventeranno i voti di sciocchi (o peggio) elettori; quello stesso 10% che cinque anni fa arrise a Soru fu, ovviamente, considerato di saggi ed avveduti elettori :-).
Gente che va e gente che resta, pur non provando particolare simpatia per Soru (che, a dire il vero, si fa un vanto del non essere “simpatico”), speravo/pensavo potesse essere uno di quei “nomi nuovi” di cui la politica italiana ha tanto bisogno.
“Take no prisoner” una frase ad effetto di tanti film sulla guerra, fu anche motto di un ex Ministro della Difesa all’indomani della vittoria elettorale, un suggerimento chiaramente recepito dall’Orco di Arcore che ha provveduto a stroncare sul nascere una possibile luminosa carriera politica; meglio un Governatore sconfitto oggi che un Candidato alla Presidenza del Consiglio domani 😉 .

il crollo di Castro

lo scorso 31 gennaio unresize_imagephp tratto della bellissima piazzetta di Castro è caduta giù, dopo il clamore per la perdita di un angolo così suggestivo del nostro Salento, la paura per lo scampato pericolo giunge il momento di ricostruire. Su Facebook un gruppo per sensibilizzare opinione pubblica e politici; di seguito l’introduzione del fondatore di “amici di Castro” e dopo un bel contributo di “vascomar” (foto a lato: da internet)

foto situazione al 30 maggio

Castro, che si fregia a buon titolo dell’appellativo di Perla del Salento, è una deliziosa località, ricca di bellezze naturali, di arte e di storia.
Fiore all’occhiello della cittadina – insieme con il castello, le torri medioevali e le antiche mura del Borgo alto – è, da sempre, la Piazzetta della Marina, prospiciente le scogliere d’incanto e specchiata nelle acque cristalline della rada.
Castro è conosciuta ed apprezzata, allo stesso modo, da milioni gli italiani e da eserciti di stranieri provenienti dai Paesi più disparati.
Purtroppo, nel pomeriggio del 31 gennaio 2009, proprio la summenzionata Piazzetta della Marina è stata teatro di uno spaventoso crollo che, fortunatamente senza danni alle persone, ha ridotto ad un cumulo di macerie e rovina una serie di locali adibiti ad esercizi commerciali e diverse case di abitazione sovrastanti.
La visione della scena dopo l’evento lascia impietriti e fa letteralmente piangere il cuore, mentre prima si aveva di fronte un angolo decisamente suggestivo, caratteristico e in un certo senso incantevole.
Da cittadino del Salento nato proprio nelle vicinanze, ma soprattutto da innamorato di Castro, nel confidare che si riesca a trovare presto il percorso, i modi e i mezzi migliori per porre rimedio al grave e triste accadimento, ho pensato di promuovere una ventata di contributo diffuso, per ora solo ideale e morale, creando, in seno al sito di Facebook, un gruppo “Amici di Castro”.
Spero vivamente che la straordinaria capacita comunicativa e di passa parola di FB renda possibili migliaia e migliaia di adesioni.
Ad ogni modo, ringrazio.
1° febbraio 2009
Rocco Boccadamo

Te piace ‘o Presepe?

Anche se non siamo a Casa Cupiello il Salento in questi giorni offre una vastissima serie di appuntamenti con il Presepe nelle sue declinazioni “vivente” ed “artistico”; di seguito alcuni appuntamenti:

Castro Grotte, Località Fosso
presepe vivente, 25-26-28 dicembre, 4 gennaio
I° spettacolo 17,30; II° spettacolo 18,15
Più che un semplice presepe, una vera e propria rappresentazione teatrale della nascita di Gesù (40 minuti circa).

Sanarica
presepe vivente, 24-25-26-28 dicembre, 1-4-6 gennaio
dalle 17 alle 20,30
In una dolina naturale alle porte del Paese, i volontari dell’Associazione “Amici del Presepe” offrono questa curata e ricca rappresentazione della natività. Per i visitatori vino e “pittule” calde.

Salice Salentino
presepe artistico, fino al 2 febbraio dalle 17 alle 20 (festivi, visite anche al mattino)
L’atmosfera di Betlemme rivive grazie alla perizia dei maestri cartapestai che hanno riprodotto la grotta, il foro ed il tempio romano, la sinagoga, la casa di Ben-Hur …

Tricase
presepe vivente 25-26-28-30 dicembre 1-4-6 gennaio
dalle 17 alle 21,30
Giunto alla sua XXIX° edizione, il presepe vivente di Tricase è certamente il fiore all’occhiello delle rappresentazioni allestite nel Salento. La suggestiva e spettacolare location di “Monte Orco”, la partecipazione di oltre 200 figuranti, un’accorta regia ed una cura certosina dei costumi e dei personaggi, fanno della Natività rappresentata a Tricase un appuntamento imperdibile.

consigli per il mare

questa imagine (dal sito: salento.us/lacorte) vi mostra la splendida caletta di Acquaviva – Marina di Marittima (fra Castro ed Andrano). Il posto è bellissimo, l’acqua (grazie anche agli sbocchi di acqua meteorica) è sempre così trasparente, tutto bellissimo ma … come potete notare è piccolina, si riempie “presto”; il suggerimento è di andarci al mattino prestissimo per poterla gustare in tutta la sua bellezza.

(su google earth la trovate a:  39°59’27.79″N –  18°24’51.28″E )

La Grotta Zinzulusa

(breve premessa simil promozione turistica 😆 )

La Grotta Zinzulusa deve il suo nome a delle formazione calcaree che “pendono” dal soffitto come degli “stracci” (zinzuli in dialetto salentino); per tutte le altre informazioni si invito a visitare il sito ufficiale dove troverete una copiosa messe di informazioni e foto.

La storia da raccontare risale ai primi anni ’80; meno pancia e più capelli, una massa di scapestrati soggiogati da “Amici Miei”.

La proverbiale accoglienza delle genti salentine, si concretizza (anche) con il sottoporsi ad interminabili tour per i luoghi che valgono la pena d’esser visti; tutte le estati (considerando la rotazione degli amici che venivano a visitare per la prima volta le nostre terre) era d’obbligo una visita alle “mitiche” grotte della zinzulusa. Conoscendo praticamente a memoria ogni anfratto ed ogni concrezione, chiamando per nome ogni animaletto che vive nelle grotte … pur con tutta la buona volontà ci si annoia, ed ecco che nasce la burla.

Per accedere alle grotte, una volta scesi (non senza qualche patema) dal barcone che ci lascia all’ingresso, si deve attraversare un camminamento (abbastanza stretto) in cui si incrociano i visitatori in entrata e quelli in uscita (si accede a gruppi assistiti da guida). Ad inizio visita la guida raccomanda sempre di non scattare foto con il flash, di stare attenti a poggiare bene i piedi (pena qualche imbarazzante scivolone) e non disturbare la fauna che abita le grotte. Cosa può inventare una mente insana per movimentare una giornata al mare? Approfittando di un innocuo taglietto (frutto di uno scivolone) e della promiscuità fra gruppo in entrata e gruppo in uscita, ci si inventa la leggenda metropolitana dei “pipistrelli carnivori”, un taglio al dito diventa un proditorio attacco di chirotteri infastiditi dalla luce dei flash; parole dette a bassa voce all’amico e captate dal turista in coda … non seminarono il panico (ce ne saremmo guardati bene) ma diedero una sapore più “intenso” alla visita di turisti annoiati. Le guide più tardi ci confermarono che, mai come in quella occasione, ebbero un pubblico così attento, silenzioso e disciplinato.