dizionari alternativi

calamità [ca-la-mi-tà] s.f. inv.
sciagura che ne attira altre

Un’Isola per Due (Lost 6×04)

In prima battuta, il titolo di questo post doveva essere: “la versione di fLocke” ma l’accostamento a Mordecai Richler mi è sembrato eccessivo anche per Lost ed ho ripiegato sul divertentissimo film di John Landis.
Come direbbe Nanni Moretti: mi si nota di più se il mio nome è sul muro della caverna, se ho un numero primo, se non compaio da nessuna parte o se sono stato cancellato? La quarta puntata si può condensare in quello che vediamo e sentiamo nella caverna a picco sul mare (strano che nemmeno un gabbiano abbia pensato di farci il nido!); la prima, agghiacciante, rivelazione è che i numeri non significano nulla, sono una semplice fissazione di Jacob (e con questo vanno a ramengo mille ed una speculazione); la seconda è che Jacob (in una vita precedente) doveva fare il contabile, vista la sua passione per le liste ed i libri mastri con i nomi dei candidati; candidati cui dopo il colloquio, invece del classico “le faremo sapere”, viene “definitivamente” cancellato il nome (con tutte le conseguenze del caso).
È ovvio che quella che abbiamo sentito è “la versione di fLocke” e che come tale deve esser presa con le molle, che ha certamente taciuto su alcuni particolari per nulla marginali … però l’apparente buon Jacob non convince per nulla, l’invadenza nelle altrui vite per dimostrare un principio da contrapporre alla rassegnata convinzione di fLocke ricorda troppo la scommessa fra i fratelli Duke di “Una Poltrona per Due”