Calunnia, calunnia, alla fine qualcosa resterà!

“La mia posizione è chiara se qualcuno vuole evitare che Marco possa parlare alla mia trasmissione, sono pronto a sdraiarmi all’ingresso dello studio e farmi passare sopra, perfino a farmi ammazzare per difendere il suo diritto a esprimere ciò che vuole” con questa dichiarazione Santoro fuga le paure su un possibile “divorzio” da Marco Travaglio.
Oltre al dubbio che tutto questo can can sia più una mossa per fare audience che non un vero problema, mi chiedo anche quale sia la “reale” differenza fra quelli che furono definiti “editti bulgari” ed il rifiuto di Travaglio a condividere la piazza televisiva con altri giornalisti che hanno deciso di “usare” i suoi stessi metodi. Ovviamente c’è una differenza abissale fra un fine settimana al mare eventualmente regalato a Travaglio ed un serie di massaggi eventualmente regalati a Bertolaso, non c’è paragone sulla rilevanza e sulle conseguenze; quel che mi colpisce (eppure dovrei averne viste già abbastanza) non è tanto l’adozione da parte di Porro e Belpietro delle tattiche di Travaglio, quanto la reazione dello stesso Travaglio, lo stesso tipo di reazione che hanno le persone oggetto delle sue “analisi”.